Barga 16/17/18/19 luglio 2015
Tra le righe di Barga: l’ottava edizione tra giornalismo d’inchiesta, la storia della RAI, l’analisi del mondo islamico e il calcio che anima e divide il nostro paese
Lirio Abbate, Bruno Gambarotta, Giuliana Sgrena e Marco Marsullo sono gli ospiti del festival letterario “Tra le righe di Barga”, nell’edizione che festeggia il riconoscimento del Ministero dei Beni Culturali di uno dei borghi più antichi e più belli d’Italia. Barga infatti dal 2015 si può fregiare del titolo di “Città del libro”.
Giunto all’ottava edizione, l’evento che si svolge, come ogni anno, tra la sala di palazzo Pancrazi e la Volta dei Menchi quest’anno correrà tra il 16 e il 19 luglio.
La manifestazione, ideata da Andrea Giannasi e Maurizio Poli, come ogni anno è patrocinata e sostenuta dal Comune di Barga, con la presenza del sindaco Marco Bonini e dell’assessore alla cultura Giovanna Stefani.
Organizzato dall’amministrazione comunale con Prospektiva il “Tra le righe” rientra nel programma dei festival che si svolgono in quattro regioni italiane (Toscana, Puglia, Lazio e Calabria). Collaborano alla realizzazione dell’evento la Libreria Ubik di Lucca, la libreria Poli, Il Giornale di Barga, Tra le righe libri, la Garfagnana editrice.
Il “Tra le righe” che nelle edizioni precedenti ha avuto ospiti come Beppe Severgnini, Maurizio De Giovanni, Pino Scaccia, Claudio Sabelli Fioretti, Gigi Moncalvo, Carlo A. Martigli, Beppino Englaro, Rosario Priore, Antonello Caporale, Paolo Guzzanti, Aurelio Picca, Nadia Francalacci, Vincenzo Pardini, Mario Rocchi, Domenico Manzione, Normanna Albertini, David Baldacci, Giampaolo Simi, in questa edizione prosegue con questo programma.
LIRIO ABBATE E MAFIA CAPITALE
Giovedì 16 luglio, proseguendo nel lavoro svolto nell’ambito del Premio giornalistico “Arrigo Benedetti”, sarà ospite alle ore 21,30 Lirio Abbate, giornalista siciliano de L’Espresso, che a Palermo, per l’agenzia di stampa Ansa, ha seguito i principali processi legati alla mafia subendo minacce per il suo lavoro. Da anni, infatti, vive sotto scorta.
Abbate presenterà il libro “I Re di Roma. Destra e sinistra agli ordini di Mafia Capitale” scritto con Marco Lillo (Chiarelettere).
“Una storia vera, ma così incredibile che sembra creata da un’immaginazione diabolica. Un ex terrorista finito in carcere più volte, legato alla Banda della Magliana e addestratosi in Libano durante la guerra civile. Da anni gira per Roma tranquillo con una benda sull’occhio perso durante una sparatoria. Lo chiamano ‘il cecato’. È lui che governa politici di destra e di sinistra. Per i magistrati è il capo, Massimo Carminati.”
GIULIANA SGRENA E IL MONDO ARABO
Venerdì 17 luglio sul palco salirà Giuliana Sgrena, giornalista in prima linea vittima del tragico rapimento a Baghdad avvenuto nel 2005, per parlare di mondo islamico e cercare di capire le dinamiche che ne scuotono i regimi e i confini. Il conflitto tra sciiti e sunniti, tra integralisti e laici, di fronte ad un mondo occidentale che non capisce pienamente le ragioni del Califfato o della Jihad.
Con la giornalista verrà presentato il libro “Rivoluzioni violate. Primavera laica voto islamico” (Il Saggiatore). E poi partendo dalla messa in pratica dei cinque pilastri dell'Islam - ovvero recitare le preghiere (Namaz), effettuare il digiuno durante il Ramadan (Sawm), praticare la testimonianza di fede (Shahada), fare elemosina (Zakat) e compiere il pellegrinaggio verso La Mecca almeno una volta nella vita (Hajj) – si cercherà di capire come si è giunti all’ISIS.
BRUNO GAMBAROTTA E LA RAI
Sabato 18 luglio alle ore 21,30 sarà la volta di un volto e di una penna molto conosciute nella Rai: Bruno Gambarotta.
Autore televisivo, scrittore, ha lavorato in Rai fin dai primi anni sessanta divenendo poi noto grazie a Celentano e al suo Fantastico del 1987. Comincia così la sua carriera di conduttore televisivo e radiofonico (Fantastico ‘87, Lascia o raddoppia, Tempo reale, ecc.); è attore, tra l'altro, con Fabio Fazio in un sceneggiato televisivo su Rai Due, trasmesso nel dicembre 1997 e nella serie La famiglia in giallo. È autore e attore di cabaret, collabora a La Stampa. Tiene una rubrica fissa su Torino Sette in cui racconta curiosità e notizie su Torino e il Piemonte.
Al Tra le righe, raccontando aneddoti su una Rai ormai scomparsa, Gambarotta presenterà il giallo “Ombra di giraffa” (Garzanti), ambientato proprio tra i corridoi e gli studi della tv pubblica.
MARCO MARSULLO E IL CALCIO
Domenica 19 luglio ospite alle 21,30 a chiudere l’ottava edizione sarà il giovane autore napoletano Marco Marsullo scrittore apprezzato e molto amato per il romanzo“Atletico Minaccia Football Club” (Einaudi Stile Libero, 2013), che ha vinto il premio Geiger opera prima ed è stato tradotto in Olanda.
Nell’ottobre del 2014 è uscito, scritto insieme a Paolo Piccirillo, “Dio si è fermato a Buenos Aires” (Laterza – Contromano). Scrive anche sulla Gazzetta dello Sport.
A Barga presenterà “L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle Miserabili Monache“ (Einaudi), ma si parlerà anche del romanzo d’esordio che ha fatto scrivere a Gianni Mura su Repubblica: “Atletico Minaccia Football Club smentisce chi sostiene che un bel libro sul calcio lo possono scrivere solo in Inghilterra o in Sudamerica. È la storia di Vanni Cascione, allenatore di serie infime, in Campania, che vive col mito di Mourinho, e la sua strampalata squadra. L’ha scritta un giovane napoletano, Marco Marsullo, con grande senso dell’umorismo e un linguaggio fresco, picaresco e puntuto. Da tempo non mi divertivo tanto, complimenti”.
L’ottava edizione del Tra le righe di Barga – Città del libro – ancora una volta, attraverso grandi ospiti, cercherà di trovare risposte, alle tante curiosità che animano il nostro paese. Due giornalisti Lirio Abbate e Giuliana Sgrena, legando ancora di più Barga – grazie anche al Premio “Arrigo Benedetti” – al mondo dell’informazione che si fa inchiesta e denuncia, ma anche studio e approfondimento e diventa conoscenza e cultura.
Uno storico autore della Rai, Bruno Gambarotta, che attraverso aneddoti e ricordi ci potrà introdurre nel dietro le quinte della televisione pubblica e infine un giovane scrittore, marco Marsullo, che ha saputo raccontare il mondo del calcio- che divide visceralmente il nostro paese.